Floriterapia e la cura del dolore nell'anziano

Floriterapia e cura del dolore nell’anziano

La sensibilizzazione alla cura del dolore con l’ausilio della Floriterapia

La floriterapia è un rimedio naturale, non farmacologico, che agisce riequilibrando lo scompenso emozionale da cui è affetto un malato.

Il dolore può essere affrontato anche con le cure della natura in tutte le sue potenzialità. I colori, i profumi e sapori dei Fiori di Bach e dei Fiori Californiani danno un prezioso contributo al nostro benessere: ci aiutano a ritrovare le nostre risorse, a tornare ad esprimere e rielaborare i nostri sentimenti, a lasciare che la mente liberi il corpo e che il corpo si prenda cura della mente. In particolare nell’anziano, la Floriterapia contribuisce a combattere stress e ansia, permette di ritrovare serenità nel rapporto coi parenti e di affrontare le difficoltà dell’età.

La Floriterapia non ha un’azione sintomatologica ma energetica: agisce sugli squilibri emozionali da cui è affetto il soggetto. Ciò influisce sul benessere della persona e aiuta a far fronte al dolore.

Patologia e sintomo, malattia e dolore: questi aspetti sono chiaramente connessi. Eppure il dolore rischia spesso di essere sottodiagnosticato e sotto trattato. La cura del dolore non deve essere recepita solamente come mezzo per alleviare la sofferenza delle persone e migliorare la qualità della loro vita, deve piuttosto divenire un obiettivo clinico primario.

Allo scopo di sensibilizzare il personale delle strutture residenziali per anziani, alla cura del dolore, Fondazione Kor ha condotto una ricerca in dieci RSA del Gruppo Segesta-Korian: si è valutata la propensione a riconoscere e a trattare il sintomo dolore. Sono stati valutati 1053 soggetti, prevalentemente donne, con età media di 83,45 ± 90.36, affetti da demenze, patologie urinarie, dell’apparato intestinale, osteoarticolare, sensoriale (impairment visivo ed uditivo) e cardiovascolare.  Il farmaco da loro più utilizzato è risultato essere il paracetamolo, seguito dagli oppiacei e dai FANS mentre l’uso degli inibitori della COX2 3 è marginale.

Proprio per rinforzare la cura del dolore, può essere molto utile accostare alle terapie farmacologiche, l’ulteriore ausilio della Floriterapia. I fiori non vanno intesi come farmaci o sostitutivi di essi. Concorrono piuttosto a migliorare lo stato generale della persona e a elaborare creativamente tutte quelle sensazioni che non si riescono a far emergere con le parole nella quotidianità.

Fiori di Bach sono i rimedi floreali più conosciuti: frutto degli studi che il medico britannico Edward Bach ha intrapreso a partire dal 1928,sono 38 essenze indicate per un particolare tipo di carattere e di problema emotivo. Alcuni esempi di Fiori di Bach sono: Aspen, che agisce sulla paura di qualcosa di ignoto; Centaury è indicato per chi ha difficoltà a dire di no; Cerato aiuta quando si è privi di fiducia nelle proprie decisioni; Cherry Plum allevia la paura di perdere il controllo.

I Fiori Californiani, invece, sono stati inventati nel 1979 da un gruppo di ricercatori della California guidati da Richard Katz e Patricia Kaminsky. Si tratta di uno studio sulla flora californiana e delle limitrofe regioni nordamericane che li ha portati a individuare 103 nuove essenze.

I Fiori Australiani vengono usati già da diversi secoli dagli aborigeni che si alimentavano dei fiori della vegetazione australiana per assorbirne la potenza curativa.

Se sei interessato alla pratica della floriterapia, scopri i Corsi ECM di Fondazione Kor.

In particolare il corso di Arteterapia e Floriterapia  del 14 e 15 Maggio 2016, 16 crediti ECM, ha come obiettivi: dare forma al dolore dovuto ad una perdita e favorire la comunicazione delle proprie emozioni, sperimentare la possibilità di condividere frammenti di storie personali associate alle narrative degli elaborati, attivare la propria resilienza (risorse personali), conoscere le caratteristiche dei rimedi floreali e scoprire l’energia risanatrice dei fiori. Per ulteriori informazioni sul corso, visita la pagina informativa.