Dolore Cronico e Depressione in RSA

Dolore Cronico e Depressione in RSA

Nell’anziano il sintomo che viene più spesso espresso, anche se non è altrettanto valutato e trattato correttamente, è il dolore. In letteratura si segnala una prevalenza del dolore che varia dal 45% a oltre l’80% per le persone anziane istituzionalizzate. La depressione e il dolore sono fenomeni interconnessi e correlati. La depressione causa un abbassamento della soglia del dolore con conseguente aumento della sofferenza. A sua volta essere schiavi del dolore che non passa e che limita le azioni più consuete e comuni aumenta il rischio di sviluppare depressione. I due disturbi sono quindi più collegati di quello che siamo abituati a pensare. Uno studio condotto dall’Università di Bochum in Germania suggerisce, contestualmente alla terapia antidolorifica, di favorire una reazione della propria psiche. Da uno studio condotto dagli scienziati della McGill University di Montreal pubblicato sulla rivista Scientific Report si è evinto come il dolore cronico non solo riesce a condizionare la mente, ma sarebbe capace di riprogrammare il sistema immunitario. Commenta così il dott. Moshe Szyf:

Abbiamo scoperto che il dolore cronico cambia il DNA non solo nel cervello, ma anche nelle cellule T, un tipo di globuli bianchi essenziale per l’immunità. I nostri risultati evidenziano l’impatto devastante del dolore cronico su altre importanti parti del corpo, come il sistema immunitario. 

Questi studi sottolineano come la depressione e il dolore cronico siano temi che necessitano di studi e ricerche approfondite per arrivare a migliorare la vita dei Pazienti che ne soffrono.

Le condizioni associate al Dolore Cronico e alla Depressione

Le condizioni associate alla presenza di dolore nell’anziano, sono rappresentate principalmente da artrosi/artrite, problemi gastrointestinali, fibromialgia, vasculopatie periferiche, post-stroke syndrome, lesioni cutanee, errate posture. In particolare, per quanto concerne gli anziani non disabili, il dolore è soprattutto di tipo articolare (66%) o comunque localizzato agli arti inferiori durante le ore notturne (56%), oppure di tipo lombare (28%) o acutizzato dalla deambulazione (21%). Per gli anziani non autosufficienti, residenti in RSA, il dolore è prevalentemente di tipo articolare (70%), oppure conseguente a fratture (13%), o ancora di tipo neuropatico (10%) o correlato a neoplasie maligne (4%). 
Il dolore può associarsi inoltre a disturbi dell’umore come depressione, ansia e disturbi del sonno che incidono pesantemente sulla qualità di vita degli anziani, determinandone un peggioramento; è dimostrato infatti che il 40% degli anziani a domicilio e il 27-83% degli anziani istituzionalizzati, ha dolore con riduzione delle attività della vita quotidiana.

Qualche dato relativo al Dolore Cronico e alla Depressione

Un’analisi condotta dal Gruppo Korian ha analizzato i dati inerenti al dolore e alla depressione ed ha verificato la terapia antidepressiva somministrata in una giornata campione (15 aprile 2012).
Sono stati studiati 1.053 Pazienti, in prevalenza femmine (800, 76%) con un’età media di 85 anni. Di questi, 135 Pazienti (12.8%) sono stati segnalati come portatori di dolore cronico in base ad un trattamento con farmaci antidolorifici di durata superiore ai 30 giorni. A 338 Pazienti (32,1%) era stato diagnosticato uno stato depressivo: di questi 338 Pazienti il 18,3% (62) aveva associato alla depressione il dolore cronico mentre nell’81,7% dei casi era stato diagnosticato dolore isolato. Dei 338 Pazienti depressi, 329 (97,33%), erano in terapia antidepressiva nel giorno campione.
I farmaci antidepressivi più somministrati nel nostro campione sono il Citalopram cloridrato, Trazodone e Sertralina.
La depressione in RSA è riconosciuta in un terzo degli ospiti ed è trattata in più del 97% dei casi. La prevalenza del dolore cronico è sottostimata.
Un adeguato trattamento della sindrome del dolore cronico e della depressione non può prescindere da un migliore approccio diagnostico del dolore.